Il lupo è sicuramente la specie più carismatica ed evocativa presente in Italia, da sempre presente nella cultura e nella storia del nostro territorio. Per questa specie di importanza comunitaria e tutelata da numerose leggi nazionali e internazionali l’attività di monitoraggio è essenziale a garantirne la conservazione e mitigarne l’impatto sulle attività antropiche. Molteplici sono le tecniche usate dai ricercatori per studiarne la distribuzione, l’ecologia e il comportamento. Date le particolari abitudini crepuscolari e notturne e la marcata elusività nei confronti dell’uomo, osservare la specie in natura è un evento raro; di conseguenza spesso si ricorre a metodi indiretti per valutarne la presenza, ricercando nell’area di studio le tracce, che inevitabilmente, lascia sul territorio come impronte, escrementi, resti di alimentazione, etc. 

Dagli anni ’90 il lupo si è riaffacciato sulle Alpi Occidentali dopo mezzo secolo di assenza, ricolonizzando quei territori abbandonati dall’uomo, popolati da numerose e diverse specie di ungulati selvatici e nuovamente dominati da fitti boschi. Nelle Alpi Liguri Imperiesi da anni vive stabilmente un branco, comprendendo nel suo territorio il Sito di Interesse Comunitario (SIC) Monte Saccarello-Monte Frontè, cuore del Parco Naturale Regionale delle Alpi Liguri. 

L’obiettivo è quello di approfondire la conoscenza della specie nel territorio regionale, con particolare riferimento al comparto delle Alpi Liguri e trasmettere i rudimenti per il riconoscimento dei principali segni di presenza della specie. Inoltre il contesto intorno al quale si svilupperà l’attività fornirà spunti per approfondimenti culturali, storici e naturalistici delle aree che si andranno a incontrare.

L’attività proposta è fruibile da chiunque abbia una minima preparazione fisica e voglia di stare in contatto con la natura (sconsigliato per bambini sotto 12 anni, over 70 o con problemi di salute) L’itinerario proposto è impegnativo come dislivello, tuttavia sono previste diverse soste. In funzione delle capacità, interesse e voglia dei partecipanti gli itinerari possono subire variazioni in difficoltà e lunghezza.

L’escursione parte da San Bernardo di Mendatica (1265m s.l.m.) lungo il sentiero di costa Pian dei Prati fino a raggiungere la margheria Garlenda (circa 1600m s.l.m.); da qui si sale verso la Golletta di Garlenda (1882m s.l.m.) raccordandosi in vetta con l’Alta Via dei Monti Liguri e proseguendo in cresta fino al monte Frontè (2152m s.l.m.). Dal m. Frontè si scende lungo la Via Marenca seguendo la linea di costa per arrivare al colle del Garezzo (1771m s.l.m.); infine rientro a San Bernardo di Mendatica percorrendo la strada ex militare in costa al monte Frontè. 

Dislivello: 900m

Tempi percorrenza: 5.30 ore

Lunghezza: 16,00 km

Difficolta: Escursionistica

Ritrovo a Pieve di Teco (automuniti) alle ore 8.00 presso il grande parcheggio nel centro storico (SP6); compattamento auto e arrivo a San Bernardo di Mendatica rientro nel primo pomeriggio previsto per le 15.00. Il pranzo è al sacco (non incluso nell’escursione). 

Per l’escursione è consigliabile dotarsi di: Scarponcini da montagna impermeabili, giacchetta impermeabile, pile o maglione, pantaloni lunghi, maglietta e calzini di ricambio, almeno 1 litro e mezzo di acqua, racchetta/e da trekking, cappellino, binocolo, macchina fotografica. 

Per l’escursione è richiesto un contributo di euro 10,00 per gli adulti (GRATIS per i ragazzi sotto i 18 anni)

Evento riservato ai soci MY (costo tessera euro 20,00)

Per info e prenotazioni contattare Matteo Serafini

+39 333 6853041

PULISCI&CAMMINA: durante le escursioni ci impegniamo a pulire il percorso: ogni cambiamento comincia da un piccolo gesto di responsabilità.

foto in locandina di A. Biondo (www.andreabiondo.wordpress.com)