Il Pizzo d’Evigno è un Sito di Interesse Comunitario in quanto habitat seminaturale, cioè modificato dalle attività antropiche di tipo agro-pastorale e legate alla transumanza delle greggi che vi si sono svolte da tempo immemore. Lo testimonia la presenza delle casélle, costruzioni nuragiche tipiche della Liguria e del basso Piemonte che raggiungono la massima concentrazione nelle aree montane, collinari e costiere a cavallo fra la provincia di Imperia e quella di Savona, mentre si rarefanno tra Savona e Genova e sono del tutto assenti nello spezzino.
Il cuore di quest’area di massima diffusione è rappresentato proprio dal Pizzo d’Evigno e dalla Valle Steria, dove se ne contano centinaia, molte delle quali ancora in buono stato di conservazione. Un patrimonio storico-paesistico ingente e poco conosciuto che merita di essere valorizzato.
Dunque una zona tutt’altro che selvaggio e tuttavia importante da preservare anche da un punto di vista naturalistico perché ospita molte specie significative che trovano il loro habitat d’elezione nei pascoli e nelle praterie da sfalcio, sempre più rare nella nostra regione a causa dell’abbandono delle attività antropiche tradizionali e della riforestazione spontanea. Le praterie secondarie del Pizzo d’Evigno, in particolare, sono fra le pochissime rimaste a così ridotta distanza dal mare e ospitano specie animali protette da norme comunitarie, in particolare rettili, come il Colubro lacertino, e uccelli rapaci che ne sono spesso i predatori.
I prati del Pizzo d’Evigno sono però tutelati, principalmente, per il tesoro botanico rappresentato dalle loro orchidee spontanee: un patrimonio di almeno 20 differenti specie, delle 50 complessivamente presenti sull’intero territorio ligure.
Altro, inestimabile, pregio di questo rilievo è il panorama che si può godere dalla sua vetta, a 360° sul Mare e sulle Alpi Liguri, particolarmente apprezzabile nelle fredde e terse giornate invernali.
SVILUPPO del PERCORSO
Passo del Ginestro (690 m.) – Passo di S. Giacomo (756 m.) – Pizzo d’Evigno (988 m.) – Colla di S. Pietro – Passo del Ginestro
DESTINATARI: E’ un cammino mediamente impegnativo (bollino blu MY) il cui tracciato presenta tratti piuttosto ripidi, sia in salita che in discesa, per i quali possono essere utili i bastoncini da trekking.
IMPORTANTE
Sono indispensabili: scarponi o scarponcini e calze da trekking, giacca antivento/antipioggia, zainetto confortevole, abbigliamento comodo e multistrato per garantirsi condizioni di comfort anche in presenza di cambiamenti improvvisi delle condizioni meteo, acqua bere (non avremo possibilità di rifornirci in cammino).
DATI TECNICI:
Dislivello 400 metri, durata circa 6 ore Difficoltà: bollino blu MY
DATI LOGISTICI: Spostamento con mezzi propri – pranzo al sacco a cura dei partecipanti
Ore 7.45 – Imperia Oneglia/parcheggio Agnesi per compattamento macchine
Ore 8,30 – Orario indicativo di inizio escursione dal Passo del Ginestro
CONTRIBUTO SPESE ORGANIZZATIVE: €10,00 a persona-€ 5,00 Under16 Escursione riservata ai soli Soci Monesi Young
INFO E PRENOTAZIONI :
GAE Marina Pissarello – cellulare e WhatsApp 347.1107301
La guida si riserva di modificare il programma, anche in corso di svolgimento, per motivi di opportunità o forza maggiore.
Pulisci&Cammina: Durante le escursioni ci impegniamo a pulire il percorso: ogni cambiamento comincia da un piccolo gesto di responsabilità.
Che belle cose che fate interessanti istruttive programmate vorrei essere giovane ma non lo sono ! Mettete qualche bella foto sopratutto delle caselle , io ho visto tantissimi bianconi un’estate bellissimi ! Buona gita